Credo sia il titolo più adatto. È il classico sfogo natalizio e non so da dove mi sta uscendo a quest'ora, ma con i miei amici proprio non ho voglia di parlarne, mi affido a voi. Abbiamo tutti questa fretta di crescere da piccolini, e poi? Ci accorgiamo che la vera fortuna era proprio quella, se non sbaglio Peter Pan diceva qualcosa del genere. Potevamo goderci tutte quelle cose che ora consideriamo piccolezze come il Natale. Vi ricordate? Adesso è quasi un giorno come un altro, ma all'epoca non lo era affatto. Sono sicurissimo che tutti voi da piccolini avete scritto la lettera a Babbo Natale sperando che vi portasse ciò che volevate perché secondo voi era reale. Cazzo, per me vedere questo spot a dicembre in TV era orgasmo puro, significava addobbare la casa, prendere nota dei giocattoli più belli che vedevi negli spazi pubblicitari tra un cartone animato e l'altro, aspettare con ansia la mezzanotte della vigilia per tornare a casa dal cenone con i parenti e aprire i regali che aveva portato il vecchio Babbo Natale. Ma vogliamo parlare di quando uscirono proprio in questo periodo i primi film di Harry Potter? Soprattutto il primo, madonna, l'hype a mille per quel film con tanto di gioco per PS1. Mi mancano quei tempi quando mi bastava una macchina radiocomandata e qualche videogioco per divertirmi come un pazzo. Provo un forte senso di felicità comunque camminando per strada tra le luci natalizie dei negozi e delle case, ma il massimo è il centro commerciale. Addobbi ovunque, cori in sottofondo, l'altro giorno addirittura nel parcheggio c'era un carro trainato da un cavallo con gente vestita da Babbo Natale sopra e dei bambini strafelicissimi. Avrei dato qualsiasi cosa per avere 15 anni di meno per salire sopra insieme a loro, credetemi. E adesso cosa è rimasto? Io cerco ogni anno di mantenere vivo lo spirito natalizio qua dentro, sono pur sempre il "piccolo" di casa, aiuto mia madre ad addobbare la casa e a preparare la cena. La famiglia ormai si è allargata troppo tra cugini sposati, i figli e il resto, ormai ognuno sta per conto proprio e il cenone di famiglia non si fa più. Cerco sempre di guardare qualche film a tema, ma ti rendi che sei cresciuto quando non riesci nemmeno a vederli per intero per via degli impegni vari. Ti rendi conto che sei cresciuto quando pur di ritrovare dei regali "infantili" sotto l'albero di Natale tiri fuori un bel centone e te li compri da solo con tanto di carta e fiocco, soldi e vestiti dei parenti mica contano. Ma soprattutto ti rendi conto che sei cresciuto quando vedi che non sono quei regali materiali a renderti felice, è ben altro. La felicità è bella se condivisa con qualcuno, e quando quel qualcuno non c'è te ne rendi conto eccome se hai un cuore fragile. Ripesco ciò che ho scritto in un altro topic, noi uomini siamo per davvero il sesso debole. Quanto durerà? Quanto anni proverò ancora a rispettare le tradizioni? Quanti anni passeranno per far diventare questo giorno identico agli altri? Mi manca essere piccolo, mi manca la vecchia scuola, mi manca l'hakuna matata insomma. Chiudo con una citazione di J.K. Rowling che ha accompagnato buona parte della mia infanzia.
"Mi ricordo benissimo dei miei undici anni: a quell'età si è del tutto impotenti. Ma i bambini hanno un mondo che per gli adulti sarà sempre impenetrabile."
Vi saluto. Colgo l'occasione per dirvi che il 27 parto per Budapest con alcuni amici, torno il 3 gennaio in tempo per Capitan Harlock al cinema. Vi auguro ancora un buon Natale e perdonate gli eventuali errori di battitura ma soprattutto la rottura di scatole, sono passate le 5 del mattino, comprendetemi. e_e
It's been a long time coming... Almost there.
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