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CITAZIONE (lacrimiscoccinis @ 14/7/2013, 15:42) In realtà, eccezion fatta per alcuni dettagli fisici e alcune distorsioni dal punto di vista consequenziale degli eventi, non ho ne ho trovati. Può contenere spoiler sul libro e sul film, aprite a vostro rischio e pericolo.
 
 
 
Beh, il Sanatorium è utile come modo per introdurre la narrazione, ma fa vedere Nick come non proprio l'outsider che Fitzgerald si considerava nonostante prendesse parte a quella vita. Ricoverarlo per insonnia e alcolismo lo rende più simile a Fitzgerald ma meno rispetto al personaggio in sé. Il dire poi a George da parte di Tom che è stato Gatsby lo fa apparire ancora più possessivo di quanto sia già in realtà e disposto a tutto per riavere il controllo sull'affascinante Daisy; nel libro, se ti ricordi, dice ciò e forse neanche credendoci tanto, sotto minaccia. Nel film è lui che scatena le ire di George, che aveva bisogno di vendicarsi su qualcuno. Questo ha fatto sì anche che lui non scoprisse la tresca e non uccidesse lui. 
 
 
 
CITAZIONE (lacrimiscoccinis @ 14/7/2013, 15:42) Ad ogni modo, mi daresti una rapidissima opinione de "Antologia di Spoon River"? Versi di scarna semplicità e di grandissima intensità. È molto particolare il coro di morti che Masters ha costruito, riprendendo e svecchiando alcuni temi dell'Antologia Palatina cui si ispira. Spesso le storie sono intrecciate tra loro e alcuni nomi, come quello di Rhodes, compaiono sovente; sembra quasi un romanzo in versi, cosa non poi tanto lontana in quanto parla di una cittadina molto piccola, e quindi i cui abitanti bene o male sono sempre quelli, specie i notabili. È molto gradevole, anche se, a titolo personale, su alcune poesie sto riflettendo ancora adesso dopo che le ho lette 3-4 giorni fa.
 
 
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 Sempre fanciulli nelle mie poesie!Ma io non so parlare d’altre cose.
 Le altre cose son tutte noiose.
 Io non posso cantarvi Opere Pie.
 
 
 Pietà di sé, infinita pena e angoscia
 di chi adora il quaggiù e spera e dispera
 di un altro…(Chi osa dire un altro mondo?)
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 'Strana pietà…' (Azucena, atto secondo)
 
 
 Mio padre è stato per me "l'assassino";
 fino ai vent'anni che l'ho conosciuto.
 Allora ho visto ch'egli era un bambino,
 e che il dono ch'io ho da lui l'ho avuto.
 Aveva in volto il mio sguardo azzurrino,
 un sorriso, in miseria, dolce e astuto.
 Andò sempre pel mondo pellegrino;
 più d'una donna l'ha amato e pasciuto.
 
 Egli era gaio e leggero; mia madre
 tutti sentiva della vita i pesi.
 Di mano ei gli sfuggì come un pallone.
 "Non somigliare - ammoniva - a tuo padre":
 ed io più tardi in me stesso lo intesi:
 Eran due razze in antica tenzone.
 
CITAZIONE (dany the writer @ 18/8/2013, 02:07) Cala la Lunga Notte, e la sua ronda poetica ha inizio.Non si concluderà fino al sorgere di un sole anti-spam.
 Egli non avrà moglie (You don't say?), non possiederà requie, non sarà mai padre di thread conclusi.
 Non porterà la corona dell'utente del mese e non vorrà gloria da altri forum.
 Egli vivrà al suo oscuro posto, e dal suo oscuro posto spoeterà "a la de qatzzivm canis."
 Egli è la spada degli endecasillabi. Egli è la sentinella delle decine che vegliano sulla Barriera del Decadentismo.
 Egli è il fuoco del Romanticismo che arde contro il freddo del Futurismo d'Annunziano, la poesiucola che porta al Lato Oscuro dello spam, il corno che risveglia i dormienti nei Sepolcri, lo scudo che veglia sui domini di tutte le Odi a Zacinto.
 Egli consacra la sua vita e il suo Punteggio Scrittore alla Non-Ancora-Inspirati-Poeti's Watch.
 Per questa Lunga Notte e per tutte le Lunghe Notti a venire.
 
 
 
 http://2.bp.blogspot...m_the_south.jpg
 
 
 La Barriera del Decadentismo.
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